venerdì 28 gennaio 2011

Principi e tecniche di upskirt

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La lezione di oggi è un estratto del corso di Voyeurismo Applicato che tengo presso l'Università del Libero Pensiero, l'Ateneo fondato da Berlusconi. La lezione si intitola “Principi e tecniche di upskirt”, ma mi piace chiamarla “I soliti voyeur”.
Come molti di voi sapranno, il termine upskirt si riferisce all'atto di scattare fotografie sotto le gonne delle ragazze. In generale un upskirt può essere anche un video, o semplicemente uno sguardo fugace, ma in questa lezione farò riferimento esclusivamente a foto di upskirt. Stabilito il prerequisito di base (il soggetto deve avere una gonna) cominciamo col distinguere due tipi di upskirt in base alla posizione della donna:
1) donna seduta (upskirt già in corso, solo da immortalare)
2) donna in piedi (upskirt da costruire)
Il tipo 1 è un classico del genere. Per ammirarlo è sufficiente recarsi nel più grande laboratorio di upskirt a cielo aperto del mondo: la scalinata di Trinità dei Monti a Piazza di Spagna, a Roma. La bellezza della scalinata e la splendida prospettiva che offre - tipica dell'architettura barocca (sono pur sempre un intellettuale) - non giustifica affatto il gran numero di visitatori che se ne sta lì con gli obiettivi puntati sugli scalini. Sono lì per gli upskirt. L'88% dei presenti a Piazza di Spagna è lì per gli upskirt (il restante 12% è formato da autentici appassionati di architettura barocca gay). Se vi state interrogando sull'attendibilità delle percentuali non ho difficoltà ad ammettere che le ho sparate a cazzo. Noi della Libero Pensiero lo facciamo.
Realizzare un upskirt di tipo 1 non è difficile: per prima cosa bisogna individuare la donna con i requisiti giusti (deve essere seduta e deve avere una gonna, non lo ripeto più). Allo scopo ci si può servire di un collaboratore che passi in rassegna le ragazze sedute e ci faccia un cenno di approvazione quando trova il soggetto adatto. Noi possiamo restare distanti e grazie al coso che avvicina, il come si chiama, il teleobiettivo, possiamo scattare indisturbati. Nella foto sotto, un mio assistente, il Prof. Ferribotte, fa finta di allacciarsi le scarpe e dà un'occhiata a quell'upskirt.










L'upskirt di tipo 2 è decisamente più complicato: serve sangue freddo, precisione e un buon lavoro di polso. Per questa azione consiglio di usare un cellulare con fotocamera. Prima operazione da fare, eliminare il suono del click dal nostro cellulare. Per farlo basta cercare su internet le istruzioni per modificare il software del modello di telefonino che possediamo. Se vi state chiedendo se questa operazione è legale, ebbene sappiate che tutto quello che vi sto insegnando è illegale, ma siccome l'Università è di Berlusconi, ce ne battiamo il culo. Per l'upskirt di tipo 2 è consigliabile agire al chiuso, diciamo un supermercato. Una volta individuato il target ci avviciniamo con disinvoltura e mentre con una mano prendiamo una confezione di wurstel e facciamo finta di leggere la data di scadenza, con l'altra insinuiamo il cellulare sotto la gonna e ci prepariamo a scattare.
I tempi di permanenza sotto la gonna variano a seconda del reparto del supermercato: nel reparto frutta e verdura bisogna essere fulminei, nel reparto cosmetici, invece, possiamo aspettare anche 6 secondi (il problema è giustificare la nostra presenza nel reparto cosmetici). E comunque questi sono tutti tempi che ho preso mi, che ho preso io. Il risultato che vogliamo ottenere è questo.











È inutile dirvi che le difficoltà e i rischi di questo upskirt possono essere ricompensati da un inatteso quanto improbabile upskirt di tipo 2 - SM (Senza Mutande) il quale, per inciso, è l'unico in grado di farvi prendere 30 e lode all'esame con il sottoscritto.
Per concludere, ci sarebbero anche degli upskirt di tipo 3 e 4 e riguardano entrambi il Ministro Brambilla, ma fanno parte del biennio di specializzazione.

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