martedì 27 aprile 2010
#70
Polonia, il fratello gemello del premier morto si candida alle presidenziali: “Per me è un dovere portare a termine la sua missione. E poi risparmio sui manifesti elettorali”.
domenica 25 aprile 2010
Best of PDL (Palestra di Daniele Luttazzi) #3
Terremoto in Cina, le vittime sono salite a 1.706, ma finora dei cadaveri neanche l'ombra. (Claudio Contrada)
da La Palestra di Daniele Luttazzi.
da La Palestra di Daniele Luttazzi.
lunedì 19 aprile 2010
domenica 18 aprile 2010
Best of PDL (Palestra di Daniele Luttazzi) #2
Discovery, seconda passeggiata spaziale. Questi astronauti non hanno voglia di fare un cazzo. (Francesco d'Antonio)
Da La Palestra di Daniele Luttazzi
Da La Palestra di Daniele Luttazzi
martedì 13 aprile 2010
Bluepedia #7
Apparse quotidianamente su Out of the Blue.
Bruce Lee conosceva l'ingrediente segreto della Coca Cola. E pure suo figlio.
I Maya avevano previsto la fine dei grammofoni.
La valanghe che si staccano dal monte Mukut Parbat dopo un po' risalgono su.
Ormai vecchio, Marcel Proust trascorreva il tempo lanciando biscotti Madeleine dalla finestra.
La popolarità del tiro alla fune è in calo preoccupante.
Bruce Lee conosceva l'ingrediente segreto della Coca Cola. E pure suo figlio.
I Maya avevano previsto la fine dei grammofoni.
La valanghe che si staccano dal monte Mukut Parbat dopo un po' risalgono su.
Ormai vecchio, Marcel Proust trascorreva il tempo lanciando biscotti Madeleine dalla finestra.
La popolarità del tiro alla fune è in calo preoccupante.
lunedì 12 aprile 2010
#67
Card. Bertone: “Non c'è collegamento tra pedofilia e celibato, mentre c'è collegamento tra pedofilia e omosessualità”. Grazie Bertone. Ora trova il collegamento con il mio vaffanculo.
#66
Scandalo pedofilia, Opus Dei: “Attaccano il Papa perché le sue parole danno fastidio”. Mai quanto il dito di un prete nel culo.
Il Ronchi rosa
Pezzo uscito su ScaricaBile Speciale Ministri, scaricabile qui.
Andrea Ronchi si è formato politicamente nel Movimento Sociale Italiano. Nel 2001 viene eletto deputato nelle file di AN. Viene rieletto nel 2008 nelle file del PDL ed è il Ministro delle Politiche Comunitarie del Governo Berlusconi. Lega il suo nome al decreto Ronchi, che si occupa di argomenti di varia pertinenza come le autoriparazioni, la liberalizzazione delle rotte marine, lo smaltimento delle apparecchiature elettroniche. Ecco, questo offre l'avvincente carriera politica di Andrea Ronchi. Insomma per questo pezzo sono in difficoltà. E quando sono in difficoltà vado a parlare con mio nonno. Mio nonno ha centodiciassette anni ed è molto sicuro di sé. Lo raggiungo nella sua casa in campagna dove trascorre il tempo aggiustando gli elicotteri dell'esercito brasiliano e insultando pesantemente i bambini dei vicini.
- Nonno, devo scrivere un pezzo su Andrea Ronchi ma non so cosa scrivere.
- Chi cazzo è Andrea Ronchi?
- Appunto. Io mollo.
- Mai mollare, ragazzo, le occasioni non si ripresentano quasi mai una seconda volta. Dimostra a te stesso e a tutti che non stai qui a pettinare le bambole gonfiabili. Non tutti i giorni, almeno.
- Perché gonfiabili? E perché guardi verso l'armadio di nonna?
- Comunque, ti racconto un episodio che mi capitò nel 1935: ero in un pub a Monaco di Baviera e a un certo punto mi scappò da pisciare. Andai nei bagni, aprii una porta e trovai Adolf Hitler seduto sulla tazza del cesso. Sentii che avrei potuto approfittare di quel momento di vulnerabilità del Führer per ficcargli la testa nel cesso, ma poi pensai: prima piscio nel bagno accanto e poi lo faccio. Ma al mio ritorno, Hitler era già andato via. E senza tirare lo sciacquone. Rifletti su questa storia e agisci di conseguenza.
- Grazie, nonno.
- Prego. Ora fuori dai coglioni.
Cogliere le occasioni e fare qualcosa di importante, il messaggio del vecchio è chiaro. Chiamo Alex, il mio amico ginecologo abusivo in Antartide, e mi faccio dare il numero di telefono di Andrea Ronchi.
- Pronto?
- Ronchi?
- Sì, lei chi è?
- Lasci stare. Lei è il ministro delle politiche comunitarie, giusto?
- Sì, dal 2008.
- Voglio farle una domanda: lei è un tipo ambiziosetto, Ronchi?
- Ma chi cazzo parla?
- Allora risponda a questo: lei conosce il Gronchi rosa?
- Sì, mi pare fosse un francobollo raro.
- Un francobollo raro, bravo Ronchi. Fu emesso nel 1961 per celebrare il viaggio del Presidente Gronchi in Sudamerica.
- E allora?
- Vengo al punto, Ronchi: io la voglio aiutare. Lei non può passare la sua intera esistenza all'ombra di Gianfranco Fini, né può sperare di essere ricordato per la cagata del decreto Ronchi. È d'accordo con me?
- Sì.
- Allora lei ha bisogno di un Ronchi rosa.
- Cioè, dovrei avere un francobollo tutto mio?
- Perdio, Ronchi, era una metafora! Intendevo dire che lei ha bisogno di compiere un gesto raro, di grande valore, qualcosa per cui valga la pena scrivere di lei.
- E cioè?
- Le è mai capitato di incontrare Berlusconi in bagno?
- Ma che domanda è?
- Risponda.
- Sì, una volta durante una pausa del Consiglio dei Ministri. Sono andato in bagno, ho aperto la porta e dentro c'era il Presidente.
- Stava cagando?
- Ma che ne so, credo di sì.
- Cosa vuol dire “credo”?
- Ok, stava cagando.
- Ecco, quello era un Ronchi rosa. Diciamo che lei è fortunato perché l'occasione si può ripresentare. Ha ancora la possibilità di farlo.
- Fare cosa?
- Ficcargli la testa nel cesso.
- Ficcargli la testa nel cesso...ma che cazzo dice? Ma è uno scherzo?
- Bah.
- Queste sono le conseguenze della campagna d'odio della sinistra. Lei è un pazzo criminale, uno psicolabile, si faccia curare!
- Quindi?
- Stronzo!
- È un no?
Andrea Ronchi si è formato politicamente nel Movimento Sociale Italiano. Nel 2001 viene eletto deputato nelle file di AN. Viene rieletto nel 2008 nelle file del PDL ed è il Ministro delle Politiche Comunitarie del Governo Berlusconi. Lega il suo nome al decreto Ronchi, che si occupa di argomenti di varia pertinenza come le autoriparazioni, la liberalizzazione delle rotte marine, lo smaltimento delle apparecchiature elettroniche. Ecco, questo offre l'avvincente carriera politica di Andrea Ronchi. Insomma per questo pezzo sono in difficoltà. E quando sono in difficoltà vado a parlare con mio nonno. Mio nonno ha centodiciassette anni ed è molto sicuro di sé. Lo raggiungo nella sua casa in campagna dove trascorre il tempo aggiustando gli elicotteri dell'esercito brasiliano e insultando pesantemente i bambini dei vicini.
- Nonno, devo scrivere un pezzo su Andrea Ronchi ma non so cosa scrivere.
- Chi cazzo è Andrea Ronchi?
- Appunto. Io mollo.
- Mai mollare, ragazzo, le occasioni non si ripresentano quasi mai una seconda volta. Dimostra a te stesso e a tutti che non stai qui a pettinare le bambole gonfiabili. Non tutti i giorni, almeno.
- Perché gonfiabili? E perché guardi verso l'armadio di nonna?
- Comunque, ti racconto un episodio che mi capitò nel 1935: ero in un pub a Monaco di Baviera e a un certo punto mi scappò da pisciare. Andai nei bagni, aprii una porta e trovai Adolf Hitler seduto sulla tazza del cesso. Sentii che avrei potuto approfittare di quel momento di vulnerabilità del Führer per ficcargli la testa nel cesso, ma poi pensai: prima piscio nel bagno accanto e poi lo faccio. Ma al mio ritorno, Hitler era già andato via. E senza tirare lo sciacquone. Rifletti su questa storia e agisci di conseguenza.
- Grazie, nonno.
- Prego. Ora fuori dai coglioni.
Cogliere le occasioni e fare qualcosa di importante, il messaggio del vecchio è chiaro. Chiamo Alex, il mio amico ginecologo abusivo in Antartide, e mi faccio dare il numero di telefono di Andrea Ronchi.
- Pronto?
- Ronchi?
- Sì, lei chi è?
- Lasci stare. Lei è il ministro delle politiche comunitarie, giusto?
- Sì, dal 2008.
- Voglio farle una domanda: lei è un tipo ambiziosetto, Ronchi?
- Ma chi cazzo parla?
- Allora risponda a questo: lei conosce il Gronchi rosa?
- Sì, mi pare fosse un francobollo raro.
- Un francobollo raro, bravo Ronchi. Fu emesso nel 1961 per celebrare il viaggio del Presidente Gronchi in Sudamerica.
- E allora?
- Vengo al punto, Ronchi: io la voglio aiutare. Lei non può passare la sua intera esistenza all'ombra di Gianfranco Fini, né può sperare di essere ricordato per la cagata del decreto Ronchi. È d'accordo con me?
- Sì.
- Allora lei ha bisogno di un Ronchi rosa.
- Cioè, dovrei avere un francobollo tutto mio?
- Perdio, Ronchi, era una metafora! Intendevo dire che lei ha bisogno di compiere un gesto raro, di grande valore, qualcosa per cui valga la pena scrivere di lei.
- E cioè?
- Le è mai capitato di incontrare Berlusconi in bagno?
- Ma che domanda è?
- Risponda.
- Sì, una volta durante una pausa del Consiglio dei Ministri. Sono andato in bagno, ho aperto la porta e dentro c'era il Presidente.
- Stava cagando?
- Ma che ne so, credo di sì.
- Cosa vuol dire “credo”?
- Ok, stava cagando.
- Ecco, quello era un Ronchi rosa. Diciamo che lei è fortunato perché l'occasione si può ripresentare. Ha ancora la possibilità di farlo.
- Fare cosa?
- Ficcargli la testa nel cesso.
- Ficcargli la testa nel cesso...ma che cazzo dice? Ma è uno scherzo?
- Bah.
- Queste sono le conseguenze della campagna d'odio della sinistra. Lei è un pazzo criminale, uno psicolabile, si faccia curare!
- Quindi?
- Stronzo!
- È un no?
sabato 10 aprile 2010
Best of PDL (Palestra di Daniele Luttazzi) #1
Bagnasco:"Contro papa Benedetto XVI c'è certamente una campagna orchestrata dai nemici della Chiesa". La potente lobby dei bambini. (tito darca)
da La Palestra di Daniele Luttazzi
da La Palestra di Daniele Luttazzi
venerdì 9 aprile 2010
martedì 6 aprile 2010
Bluepedia #6
Apparse quotidianamente su Out of the Blue
Secondo un'antica profezia Hopi, un asteroide delle dimensioni del New Mexico colpirà proprio il New Mexico.
Federico Fellini era uno pseudonimo, il suo vero nome era Anacleto Mitraglia.
Da bambino John Travolta fu circonciso per errore.
Trascorriamo mediamente otto anni della nostra vita a leggere il contatore del gas.
Il proverbio “non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca” è falso.
Secondo un'antica profezia Hopi, un asteroide delle dimensioni del New Mexico colpirà proprio il New Mexico.
Federico Fellini era uno pseudonimo, il suo vero nome era Anacleto Mitraglia.
Da bambino John Travolta fu circonciso per errore.
Trascorriamo mediamente otto anni della nostra vita a leggere il contatore del gas.
Il proverbio “non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca” è falso.
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