Pubblicato su Out of the Blue
- E mi dica, da quanto tempo ha questo problema?
- Avevo appena avuto accesso all'adolescenza.
- Dunque lei riesce a pronunciare solo parole che iniziano per A.
- Affermativo.
- Cosa le succede se prova a fare diversamente?
- Avverto ansia. Addirittura angoscia attanagliante.
- Che lavoro fa?
- Artista.
- Può essere più specifico?
- Attore.
- Come fa a lavorare con il suo problema?
- Attingo all'antica arte affabulatoria. Articolo ardite allocuzioni, avverbi arcaici...
- Ho capito. Immagino sia faticoso.
- Assolutamente.
- Ma...assolutamente SI o assolutamente NO?
- Accidenti...astuto! Altri artifizi analoghi? Ascolti, abbandoni atteggiamenti abbindolanti altrimenti andrò ad affidarmi ad altri analisti affinché...
- Va bene, ho solo fatto un tentativo. Le porgo le mie scuse.
- Accettate, andiamo avanti.
- Dunque, prende degli psicofarmaci?
- Assumo abitualmente ansiolitici. Ascolti, analista...
- Mi chiami pure...MARCELLO.
- Aridaie.
- Mi scusi, non so cosa cazzo fare.
- Allora arrivederci...
- No aspetti, possiamo provare con l'ipnosi.
- Ah.
- All'origine del suo blocco c'è sicuramente un trauma da rivivere e sciogliere. Facciamo così, la condurrò in uno stato ipnotico profondo e proveremo a riportare in superficie il vissuto rimosso. Accetta?
- Accetto.
- Bene, ora ascolti la mia voce. Le sue palpebre diventano pesanti. Lei è stanco, molto stanco. Si lasci andare sul divano. Bravo, così. Lei è adolescente, adesso. Dove si trova?
- Ad Ascoli.
- Ascoli, bene. Cosa sta facendo?
- Autoerotismo.
- Si sta masturbando?
- Affermativo, amico. Appena acquistato alcuni audiovisivi arrapanti...aaahhh...arrivo all'apice, arrivo all'apice...AIUTO!
- Che succede?
- Arriva...
- Chi arriva?
- Assunta. Avanza arrabbiata. Adesso afferra arma appuntita...
- Che arma?
- Alabarda!
- Ok, ci siamo, Assunta la sta minacciando con un'alabarda.
- Aiutatemi! Avverto ansia, ansimo, ansimo...AAAHHH!
- Mi ascolti, chi è Assunta? Lo dica forte adesso, CHI E' ASSUNTA?
- MAMMA!
- Ok, basta così, basta così. È sufficiente. Lei è di nuovo adulto, è di nuovo sveglio. Come si sente?
- Meglio.
- Il ricordo di mamma che la minaccia con un'alabarda deve essere stato terribile, tanto che l'aveva rimosso. Adesso che ha rivissuto il trauma il suo blocco é scomparso e potrà provare affetto per sua madre. Come va?
- Molto meglio, Marcello, molto meglio. Mia madre mi minacciava mentre mi masturbavo, mi menava. Mentre mi menava mi mortificava: “macchi molte mutande, mongoloide!”. Ma...mi manca, mia madre mi manca molto.
- Bene, sono contento che sia guarito. Sono 240 euro.
- Minchia!
- Eh, lo so.
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