martedì 21 dicembre 2010

Bluepedia #17

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I veri misantropi non hanno un alibi per gli omicidi degli ultimi 30 anni


Il verde lime è una nuance accattivante se assumi il Sereupin


Il frenulo è sottovalutato


Jimi Hendrix suonava il citofono con i denti


Ci sono pellicani e pellicani

sabato 18 dicembre 2010

L'anello di fumo

(Liberamente ispirato alle storie del Commissario Montalbano di Andrea Camilleri)

Pubblicato su Scaricabile


Palermo, 18 luglio 1992

Quella matina il giudice Paolo Borsellino aveva rapruto l’occhi con il pinsero che sarebbe stata jornata di tambasiate mentali, che il sò ciriveddro gli avrebbe fatto compagnia tutto il jorno con pinseri nìvuri, di morti. E quindi il malumore lo avrebbe maceriato dintra, come gli capitava spesso dopo l’ammazzatina di Giovanni.

Borsellino era nel sò ufficio già da un’orata bona.
- Ah, dottori dottori!
- Che c’è Catenella…
- C’è un signori senza nomi che voli parlare con vossia.
- E fallo trasire.

Si prisintò un cinquantino con l’occhi spridati e l’aria nirbusa, il giudice lo fici assittare.
- Buongiorno, mi dica.
- Voglio rimanere anonimo.
- E rimanga anonimo.

L’uomo prese a parlare facenno la facci di un picciliddro che si sta mittendo a chiangiri.
- Dottore Borsellino, la uccideranno!
- Chi?
- Non posso dirle di più. Sono troppo potenti, la uccideranno presto.
- Che posso fare?
- Smettere. Smettere immediatamente.

Pure se aviva fattu ‘na colazione ricca, a quest’ora, di solito, a Borsellino ci smorcava un pitittu lupigno che si sarebbe mangiato macari un cinghiale. Ma stavolta no, anzi. Lo stomaco gli si era fatto nico nico come quello di un acidduzzu. Non si era manco addunato del cinquantino che aviva salutato ed era uscito dal sò ufficio. Aviva tirato la testa narrè appuiandola allo schienale, si era addrumato ‘na sigaretta ed era rimasto accussì a fissare il soffitto. E a pinsari a chi l’avrebbe ammazzato. E i pinseri erano sempre li stessi, oramà da cchiù di ‘na mesata: i corleonesi incazzati, la classe politica del paese che sta cambiando, quel Mangano testa di ponte dell’organizzazione mafiosa nel Nord d’Italia, l’incontro con il Ministro dove c’era pure quello del Sisde (che minchia c’entrano i servizi segreti?). E Borsellino pinsava e scriveva sull’agenda, quella rossa. Poi li venni in mente ‘na cosa.
Come si facevano gli anelli con il fumo di sigaretta? Non si ricordava mica. Allora fici ‘na prova e mise la vucca a culu di gaddrina, ma nenti. Provò di nuovo con la vucca cchiù larga e niscì fora un anello di fumo perfetto come non si vidiva da anni. In quel priciso istante Borsellino era felice. Ne fece altri di anelli, sempre cchiù perfetti. E mentre taliava gli anelli che si spezzavano quasi subito, si fece pirsuaso di avere capito macari il messaggio che gli era arrivato per mezzo del cinquantino: “Sono troppo potenti, la uccideranno. Smettere. Smettere immediatamente.”

Le sigarette! Minchia, è vero, devo smettere di fumare! – e si fece ‘na mezza risata, prima d’agliuttire amaro. Astutò subito quella che teneva tra le dita, svacantò il posacenere e rimase tanticchia accussì a pinsare a questa stramma e improvvisa presa di coscienza.

Borsellino si susì, pigliò la stecca di sigarette che teneva ammucciata nell’armadietto e chiamò a Catenella.
- Eccomi dottori!
- Tieni Catenè, portale a tuo cognato.
- Ah dottori dottori, lei è troppo di animo bono, è accussì gentile che mi fece commuoviri. Io non so come…
- Catenè, vai pure.

Borsellino si sentiva libero e in più gli era smorcato un gran pititto. Aviva smesso di fumare che era poche ore e già sintiva che gli era tornato arrè l’olfatto. Si arricordava macari gli odori della sua infanzia. E gli venne gana di telefonare a sò madre.
- Mamma sto bene, davvero. Paura? No, nessuna paura. Hai presente l’anello di fumo che tu stai lì a taliarlo e si spezza subito? Ecco. Mamma, vedi che domani ti vengo a trovare.



Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore solo una volta. (Paolo Borsellino)


mercoledì 15 dicembre 2010

Bluepedia #16

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Houdini non riusciva mai a liberarsi per cena


Gheddafi sta cercando di riformare i Jackson Five


I singhiozzi delle donne sono in Fa diesis


Gli uomini con gli alluci più brutti del mondo sono i polacchi


L'umanità non è patrimonio dell'umanità

giovedì 9 dicembre 2010

A come Trauma

Pubblicato su Out of the Blue


- E mi dica, da quanto tempo ha questo problema?

- Avevo appena avuto accesso all'adolescenza.

- Dunque lei riesce a pronunciare solo parole che iniziano per A.

- Affermativo.

- Cosa le succede se prova a fare diversamente?

- Avverto ansia. Addirittura angoscia attanagliante.

- Che lavoro fa?

- Artista.

- Può essere più specifico?

- Attore.

- Come fa a lavorare con il suo problema?

- Attingo all'antica arte affabulatoria. Articolo ardite allocuzioni, avverbi arcaici...

- Ho capito. Immagino sia faticoso.

- Assolutamente.

- Ma...assolutamente SI o assolutamente NO?

- Accidenti...astuto! Altri artifizi analoghi? Ascolti, abbandoni atteggiamenti abbindolanti altrimenti andrò ad affidarmi ad altri analisti affinché...

- Va bene, ho solo fatto un tentativo. Le porgo le mie scuse.

- Accettate, andiamo avanti.

- Dunque, prende degli psicofarmaci?

- Assumo abitualmente ansiolitici. Ascolti, analista...

- Mi chiami pure...MARCELLO.

- Aridaie.

- Mi scusi, non so cosa cazzo fare.

- Allora arrivederci...

- No aspetti, possiamo provare con l'ipnosi.

- Ah.

- All'origine del suo blocco c'è sicuramente un trauma da rivivere e sciogliere. Facciamo così, la condurrò in uno stato ipnotico profondo e proveremo a riportare in superficie il vissuto rimosso. Accetta?

- Accetto.

- Bene, ora ascolti la mia voce. Le sue palpebre diventano pesanti. Lei è stanco, molto stanco. Si lasci andare sul divano. Bravo, così. Lei è adolescente, adesso. Dove si trova?

- Ad Ascoli.

- Ascoli, bene. Cosa sta facendo?

- Autoerotismo.

- Si sta masturbando?

- Affermativo, amico. Appena acquistato alcuni audiovisivi arrapanti...aaahhh...arrivo all'apice, arrivo all'apice...AIUTO!

- Che succede?

- Arriva...

- Chi arriva?

- Assunta. Avanza arrabbiata. Adesso afferra arma appuntita...

- Che arma?

- Alabarda!

- Ok, ci siamo, Assunta la sta minacciando con un'alabarda.

- Aiutatemi! Avverto ansia, ansimo, ansimo...AAAHHH!

- Mi ascolti, chi è Assunta? Lo dica forte adesso, CHI E' ASSUNTA?

- MAMMA!

- Ok, basta così, basta così. È sufficiente. Lei è di nuovo adulto, è di nuovo sveglio. Come si sente?

- Meglio.

- Il ricordo di mamma che la minaccia con un'alabarda deve essere stato terribile, tanto che l'aveva rimosso. Adesso che ha rivissuto il trauma il suo blocco é scomparso e potrà provare affetto per sua madre. Come va?

- Molto meglio, Marcello, molto meglio. Mia madre mi minacciava mentre mi masturbavo, mi menava. Mentre mi menava mi mortificava: “macchi molte mutande, mongoloide!”. Ma...mi manca, mia madre mi manca molto.

- Bene, sono contento che sia guarito. Sono 240 euro.

- Minchia!

- Eh, lo so.

venerdì 3 dicembre 2010

Wiki Poppins

Pubblicato su Scaricabile


A volte gli incontri che ti cambiano la vita capitano all'improvviso. Una sera di pioggia ti suonano alla porta.

- Chi è?

- Julian.

- Chi?

- Apri.

Ti trovi di fronte un biondino emaciato e zuppo di pioggia che indossa un impermeabile grigio e degli occhiali scuri.

- Posso stare un po' qui?

- Può darsi. Chi cazzo sei?

- Julian Assange.

- Sei quello ricercato in tutto il mondo?

- Sì.

Allora ti consulti rapidamente con tua moglie che nel frattempo ha fatto capolino alle tue spalle.

- Che dici, lo facciamo entrare?

- Cazzo no, è ricercato per stupro!

- Forse è solo un modo per screditarlo.

- Ok, ma fagli levare le scarpe che ho lavato il pavimento.


È così che abbiamo accolto il fondatore di WikiLeaks. Lo abbiamo sfamato, dissetato e destinato alla camera degli ospiti.


***


Sono più di due mesi che Julian vive da noi e si è creata una piacevole armonia. Noi gli offriamo vitto e alloggio e lui ricambia dandoci dei consigli per migliorare la nostra vita. Sembra sapere tutto su come va il mondo e noi seguiamo i suoi suggerimenti senza fare troppe domande: è l'oracolo della casa.

- Julian, noi andiamo al supermercato. Ti serve qualcosa?

- No. Ma sarebbe prudente per oggi non comprare banane provenienti dal sudamerica.

- Perché?

- Fate come vi dico: niente banane.


Tutto sembra andare meglio da quando c'è lui. La mia famiglia gode di ottima salute, siamo allegri, spensierati, mangiamo meglio e facciamo sport. Julian ha portato la magia in casa. I bambini lo adorano, lo chiamano zio Wiki. La connessione internet va più veloce. Sto anche mettendo da parte un bel gruzzoletto grazie ai consigli di Julian sul trading on line. Pure mia moglie, dopo la riluttanza iniziale, l'ha preso in simpatia. Ora passano molto tempo insieme, anche di notte. Lei dice che parlano degli equilibri geopolitici nell'Asia centrale dopo la frammentazione del 1991, poi torna a letto molto più distesa e rilassata di prima. Anche lui si trova bene, è piuttosto tranquillo, a parte quella volta che gli è arrivato un sms firmato Lee Harvey Oswald. Julian ci sta aiutando a capire meglio l'ambiente in cui viviamo, il nostro quartiere, i nostri vicini di casa. Ci sta aprendo la mente. Un giorno ci ha riuniti in salotto e ha cavato dalla tasca un mucchio di foglietti scritti a matita.

- Siete pronti?

- Sì.

- Eleonora, la ragazzina del terzo piano: è la figlia della signora Moscardelli, ma non del signor Moscardelli.

- Sei sicuro Julian? Gli somiglia un sacco!

- È un caso. La signora Morabito scopa col podologo del palazzo di fronte.

- Lo sapevo, cazzo! Ha i piedi perfetti quella donna.

- L'amministratore ha un rene solo.

- Vabbè, sticazzi.

- È il signor Brugnetti che piscia sulla vostra porta, non il suo cane.

- Ah.

- Il cinese del primo piano è morto.

- Ma l'ho visto mezz'ora fa...

- È morto.


***


Oggi Julian ci ha comunicato che deve andare. - Ci sono altre famiglie che hanno bisogno di me, prima che mi arrestino - ha detto. Ci siamo rimasti male, ma in fondo ce lo aspettavamo. È stato bello finché è durato. Ora è il momento di fare un bilancio di questi mesi e prendere quanto di buono ci ha insegnato Julian. Dobbiamo capire che possiamo andare avanti con le nostre gambe grazie alla nuova consapevolezza che questo incontro ci ha regalato. Mia moglie si apparta un'ultima volta con lui per parlare, dice, del sostegno della CIA ai Contras in Nicaragua negli anni '80, mentre io resto con i bambini.

- Papà, è vero che lo zio Wiki è un terrorista telematico?

- Dove l'hai sentita questa cosa?

- In tv.

- Da oggi in questa casa la tv non si guarda più.

- Dove vai?

- A dire due parole al signor Brugnetti.