Ma anche IO e in parte SUPER-IO
mercoledì 31 marzo 2010
martedì 30 marzo 2010
#61
Elezioni, vince il centrodestra. Ma il centrosinistra tiene, se confrontiamo il dato con l'elezione di Hitler del 1933.
domenica 28 marzo 2010
Bluepedia #5
Apparse quotidianamente su Out of the Blue
Il compositore Béla Bartók mise più volte in dubbio l'esistenza del Mi bemolle.
Il 93% degli abitanti di Rotterdam vorrebbe vivere ad Amsterdam.
Nell'inverno del 1951 J. D. Salinger fu sorpreso a sparare alle anatre di Central Park.
Sono le austriache le donne con i capezzoli più lunghi d'Europa.
Rupert Everett colleziona opuscoli di lavanderie.
Il compositore Béla Bartók mise più volte in dubbio l'esistenza del Mi bemolle.
Il 93% degli abitanti di Rotterdam vorrebbe vivere ad Amsterdam.
Nell'inverno del 1951 J. D. Salinger fu sorpreso a sparare alle anatre di Central Park.
Sono le austriache le donne con i capezzoli più lunghi d'Europa.
Rupert Everett colleziona opuscoli di lavanderie.
giovedì 25 marzo 2010
lunedì 22 marzo 2010
Bluepedia #4
Apparse quotidianamente su Out of the Blue
Se si moltiplica l'area della base della piramide di Cheope per la sua altezza, si ottiene esattamente la distanza tra me e Jennifer Lopez.
Del progetto “Arca”, Noè sottovalutò il fattore puzza.
L'architetto Alvar Aalto imparò a leggere a trentadue anni.
I dinosauri si estinsero un mercoledì.
Nel 1988 l'autista Pierre Bouvignon riconobbe Jim Morrison in uno spostato che gli pisciò sul cofano.
Se si moltiplica l'area della base della piramide di Cheope per la sua altezza, si ottiene esattamente la distanza tra me e Jennifer Lopez.
Del progetto “Arca”, Noè sottovalutò il fattore puzza.
L'architetto Alvar Aalto imparò a leggere a trentadue anni.
I dinosauri si estinsero un mercoledì.
Nel 1988 l'autista Pierre Bouvignon riconobbe Jim Morrison in uno spostato che gli pisciò sul cofano.
domenica 21 marzo 2010
Sandra Milo
Nell'ultima settimana tre utenti sono entrati in questo blog cercando su google:
il culo di sandra milo
la figa di sandra milo
le tette e la figa di sandra milo
Dopo essermi interrogato a lungo sui motivi di tali bizzarre e insistenti ricerche ho scoperto che la signora Milo partecipa all'Isola dei Famosi. Dunque è di nuovo in auge - o come cazzo si scrive.
Per non deludere i lettori e adempiere al mio dovere di offrire un adeguato servizio pubblico, metto di seguito alcune foto di Sandra Milo.
il culo di sandra milo
la figa di sandra milo
le tette e la figa di sandra milo
Dopo essermi interrogato a lungo sui motivi di tali bizzarre e insistenti ricerche ho scoperto che la signora Milo partecipa all'Isola dei Famosi. Dunque è di nuovo in auge - o come cazzo si scrive.
Per non deludere i lettori e adempiere al mio dovere di offrire un adeguato servizio pubblico, metto di seguito alcune foto di Sandra Milo.
martedì 16 marzo 2010
#58
La crisi economica è talmente grave che nel 2009 Berlusconi ha guadagnato solo 9 milioni di euro.
Per trasportare i suoi soldi sta pensando di chiedere aiuto agli aquilani con le carriole.
Per trasportare i suoi soldi sta pensando di chiedere aiuto agli aquilani con le carriole.
lunedì 15 marzo 2010
Bluepedia #3
Apparse quotidianamente su Out of the Blue
Jaanus Palo è l'unico abitante della piccola città estone di Jängepärnu. Ed è il vice sindaco.
Il titolo di “uomo più stronzo del mondo” appartiene a Henry Lovansky, un 74enne di Baltimora.
Dal 1970 ad oggi, sulle strisce pedonali di Abbey Road sono state investite 39 persone scalze.
Il primo premio della Lotteria Italia del 1987 fu riscosso da Papa Wojtyla.
Nel 1961 l'astrofisico Scott Haley definì l'orbita di Mercurio “a cazzo di cane”.
Jaanus Palo è l'unico abitante della piccola città estone di Jängepärnu. Ed è il vice sindaco.
Il titolo di “uomo più stronzo del mondo” appartiene a Henry Lovansky, un 74enne di Baltimora.
Dal 1970 ad oggi, sulle strisce pedonali di Abbey Road sono state investite 39 persone scalze.
Il primo premio della Lotteria Italia del 1987 fu riscosso da Papa Wojtyla.
Nel 1961 l'astrofisico Scott Haley definì l'orbita di Mercurio “a cazzo di cane”.
sabato 13 marzo 2010
#57
Si sono svolti i funerali di Pietrino Vanacore. Intanto si indaga per istigazione al suicidio e spunta il nome di Pietrino Vanacore.
mercoledì 10 marzo 2010
Bluepedia #2
Apparse quotidianamente su Out of the Blue
Le lettere di S. Paolo ai Filippesi vennero recapitate per sbaglio ai Tessalonicesi.
Nella lingua ungherese non esiste una parola per indicare il gomito.
Madre Teresa era davvero una santa donna, ma guai a toccarle i succhi di frutta.
Nel 1973 Bobby Fischer vinse una partita di scacchi con la sola mossa d'apertura.
Trascorriamo mediamente otto anni della nostra vita a scuotere la bustina dello zucchero prima di aprirla.
Le lettere di S. Paolo ai Filippesi vennero recapitate per sbaglio ai Tessalonicesi.
Nella lingua ungherese non esiste una parola per indicare il gomito.
Madre Teresa era davvero una santa donna, ma guai a toccarle i succhi di frutta.
Nel 1973 Bobby Fischer vinse una partita di scacchi con la sola mossa d'apertura.
Trascorriamo mediamente otto anni della nostra vita a scuotere la bustina dello zucchero prima di aprirla.
martedì 9 marzo 2010
Il lato oscuro della Grande Anima
Pezzo pubblicato su Out of the Blue
Ero in giardino che stavo curando le mie piantine di marijuana, e quando dico curare intendo proprio cambiargli la terra, dargli l'acqua, cercare l'esposizione migliore, insomma tutto quello serve per fare in modo che crescano sane e belle. Dicevo, stavo curando le mie piantine di marijuana quando mi è arrivato un sms. Era Alex, il mio amico ginecologo abusivo in Antartide. Il messaggio diceva semplicemente “S. K. Abhilash – 72 Nimtala Ghat St, Calcutta – India. Vacci a parlare”.
L'ho trovato subito interessante. Alex ha molto tempo libero, non ci sono molte donne da visitare in Antartide. Soprattutto non ci sono molte donne disposte a farsi visitare da lui. E allora studia, si informa e mi coinvolge in questa che ha definito la sua rivoluzione culturale. “La nostra rivoluzione culturale, Jean!”, mi ha detto una volta lanciandomi una ghiandola del Bartolini.
Dunque appena letto il messaggio ho salutato la ragazza legata al letto, sono salito sulla mia Citroen grigia e sono partito per Calcutta.
E ora sono qui, davanti al 72 di Nimtala Ghat St., con la curiosità di un giovane rivoluzionario.
Suono alla porta.
- Chi è?
- Io.
La porta si apre su un salottino sgangherato. La donna che mi ha aperto è sulla trentina. Sono ipnotizzato da quel pallino rosso che ha in fronte, mi capita spesso.
- Cosa vuole?
- Sto cercando Abhilash, abita qui?
- E' mio marito.
- Posso parlargli?
- La smette di fissarmi il pallino?
- Certo, mi scusi. Posso parlargli?
- Venga.
La casa ha uno strano odore, direi un misto tra ruggine e pera. La donna mi fa strada tra una dozzina di ragazzini silenziosi fino ad una stanzetta in penombra. Lì, immobile su un lettino, c'è un vecchio con lunghi capelli bianchi e la barba altrettanto lunga e ingiallita dal fumo. Indossa una lunga veste blu.
- Lei è il signor Abhilash?
- Sì, lei chi è?
- Mi chiamo Jean Gerino.
- Perché è venuto da me?
Mica lo so perché sono venuto da lui. Posso dirgli che ho ricevuto un sms da un amico ginecologo abusivo e mi sono precipitato fin qui da Roma? Mi prenderebbe per pazzo. Mi siedo e provo a fingermi attirato da una qualche forza spirituale, in fondo il vecchio sarà un cazzo di mistico o roba del genere.
- Me lo dica lei perché sono qui, signor Abhilash – dico fingendo di avere in mano una pipa.
- Lei è qui per sapere di Gandhi.
Ha funzionato, sono qui per sapere di Gandhi. Ma che c'è da sapere di Gandhi? Ho sempre trovato la sua vita noiosa. Per carità, un sant'uomo; però interessante come una gara di bob a 4.
- Mi parli del Mahatma, signor Abhilash.
- Secondo lei quanti anni ho?
- Non lo so, settanta, settantacinque.
- Centoventisei.
- Complimenti.
- Io e Gandhi ci siamo frequentati per molto tempo dopo che lui è tornato dal Sudafrica. Io ero, come dire, il suo braccio destro. Scrivevo i suoi discorsi, organizzavo i suoi spostamenti. Questo finché ho avuto la pazienza di sopportarlo, poi non ce l'ho fatta più.
- Cosa sta cercando di dirmi?
- Gandhi era un pezzo di merda.
- Mi scusi?
- Ha capito bene, Gandhi era uno stronzone: vessava me e tutti gli altri collaboratori, era instabile e bugiardo.
- Il Mahatma!?
- Picchiava la moglie quasi ogni giorno, beveva: una vera merda.
- E la sua attività politica? Il movimento non violento?
- Gli permetteva di viaggiare, era un'ottima copertura per il traffico di droga. Lei avrebbe mai fermato Gandhi alla dogana?
- Io mai!
Abhilash prende una campanella e la scuote con forza. Subito arriva la moglie che lo gira su un fianco e gli solleva la veste fino scoprire il culo più grinzoso mai visto. E ne ho visti di culi grinzosi.
- Guardi qua – indica dei segni violacei che si incrociano tipo linee di Nazca - è stato lui. Una sera frustò a sangue me ed altri tre collaboratori. E solo perché era rimasto senza sigarette.
Avvicino la faccia per vedere meglio. Improvvisamente realizzo che mi trovo a settemila chilometri da casa, in un appartamento che puzza di pera arrugginita, a guardare il culo a un vecchio. E la cosa mi piace. Abhilash mi vede dubbioso.
- Lei non mi crede, vero?
- Le credo, signor Abhilash. Sono soltanto un po' sorpreso.
- No, lei è il tipico occidentale restio ad abbattere le sovrastrutture edificate dai condizionamenti culturali. Svelto, mi ricopra il culo!
- Io coltivo marijuana.
- Vada, Gerino, torni alle sue certezze.
- Ancora un cosa...
- Vuole chiedermi il permesso di sposare mia figlia di sette anni?
- Cazzo, no!
- Allora vada, la prego.
La donna pallino-munita mi accompagna alla porta e mi saluta con un cenno del capo. L'aria di Calcutta mi avvolge con puzze varie. Il vecchio ha ragione, i miei schemi mentali sono rigidi, magari diversi dalla maggioranza delle persone ma sempre schemi sono. Non lo so se sono pronto per la rivoluzione culturale. E poi in cosa consista questa rivoluzione culturale Alex non me l'ha mai detto. Cammino verso la macchina accompagnato da una sensazione di crescente malessere. In fondo ho appena attraversato una realtà disturbante, pacifisti violenti, spose bambine, culi di dubbio gusto. Ho bisogno di maturare e di aprirmi alla bellezza. Non conosco il nome della ragazza che mi aspetta a casa ma la prima cosa che farò, quando la vedrò, sarà cucinare qualcosa di buono per lei. Poi la slegherò dal letto.
Ero in giardino che stavo curando le mie piantine di marijuana, e quando dico curare intendo proprio cambiargli la terra, dargli l'acqua, cercare l'esposizione migliore, insomma tutto quello serve per fare in modo che crescano sane e belle. Dicevo, stavo curando le mie piantine di marijuana quando mi è arrivato un sms. Era Alex, il mio amico ginecologo abusivo in Antartide. Il messaggio diceva semplicemente “S. K. Abhilash – 72 Nimtala Ghat St, Calcutta – India. Vacci a parlare”.
L'ho trovato subito interessante. Alex ha molto tempo libero, non ci sono molte donne da visitare in Antartide. Soprattutto non ci sono molte donne disposte a farsi visitare da lui. E allora studia, si informa e mi coinvolge in questa che ha definito la sua rivoluzione culturale. “La nostra rivoluzione culturale, Jean!”, mi ha detto una volta lanciandomi una ghiandola del Bartolini.
Dunque appena letto il messaggio ho salutato la ragazza legata al letto, sono salito sulla mia Citroen grigia e sono partito per Calcutta.
E ora sono qui, davanti al 72 di Nimtala Ghat St., con la curiosità di un giovane rivoluzionario.
Suono alla porta.
- Chi è?
- Io.
La porta si apre su un salottino sgangherato. La donna che mi ha aperto è sulla trentina. Sono ipnotizzato da quel pallino rosso che ha in fronte, mi capita spesso.
- Cosa vuole?
- Sto cercando Abhilash, abita qui?
- E' mio marito.
- Posso parlargli?
- La smette di fissarmi il pallino?
- Certo, mi scusi. Posso parlargli?
- Venga.
La casa ha uno strano odore, direi un misto tra ruggine e pera. La donna mi fa strada tra una dozzina di ragazzini silenziosi fino ad una stanzetta in penombra. Lì, immobile su un lettino, c'è un vecchio con lunghi capelli bianchi e la barba altrettanto lunga e ingiallita dal fumo. Indossa una lunga veste blu.
- Lei è il signor Abhilash?
- Sì, lei chi è?
- Mi chiamo Jean Gerino.
- Perché è venuto da me?
Mica lo so perché sono venuto da lui. Posso dirgli che ho ricevuto un sms da un amico ginecologo abusivo e mi sono precipitato fin qui da Roma? Mi prenderebbe per pazzo. Mi siedo e provo a fingermi attirato da una qualche forza spirituale, in fondo il vecchio sarà un cazzo di mistico o roba del genere.
- Me lo dica lei perché sono qui, signor Abhilash – dico fingendo di avere in mano una pipa.
- Lei è qui per sapere di Gandhi.
Ha funzionato, sono qui per sapere di Gandhi. Ma che c'è da sapere di Gandhi? Ho sempre trovato la sua vita noiosa. Per carità, un sant'uomo; però interessante come una gara di bob a 4.
- Mi parli del Mahatma, signor Abhilash.
- Secondo lei quanti anni ho?
- Non lo so, settanta, settantacinque.
- Centoventisei.
- Complimenti.
- Io e Gandhi ci siamo frequentati per molto tempo dopo che lui è tornato dal Sudafrica. Io ero, come dire, il suo braccio destro. Scrivevo i suoi discorsi, organizzavo i suoi spostamenti. Questo finché ho avuto la pazienza di sopportarlo, poi non ce l'ho fatta più.
- Cosa sta cercando di dirmi?
- Gandhi era un pezzo di merda.
- Mi scusi?
- Ha capito bene, Gandhi era uno stronzone: vessava me e tutti gli altri collaboratori, era instabile e bugiardo.
- Il Mahatma!?
- Picchiava la moglie quasi ogni giorno, beveva: una vera merda.
- E la sua attività politica? Il movimento non violento?
- Gli permetteva di viaggiare, era un'ottima copertura per il traffico di droga. Lei avrebbe mai fermato Gandhi alla dogana?
- Io mai!
Abhilash prende una campanella e la scuote con forza. Subito arriva la moglie che lo gira su un fianco e gli solleva la veste fino scoprire il culo più grinzoso mai visto. E ne ho visti di culi grinzosi.
- Guardi qua – indica dei segni violacei che si incrociano tipo linee di Nazca - è stato lui. Una sera frustò a sangue me ed altri tre collaboratori. E solo perché era rimasto senza sigarette.
Avvicino la faccia per vedere meglio. Improvvisamente realizzo che mi trovo a settemila chilometri da casa, in un appartamento che puzza di pera arrugginita, a guardare il culo a un vecchio. E la cosa mi piace. Abhilash mi vede dubbioso.
- Lei non mi crede, vero?
- Le credo, signor Abhilash. Sono soltanto un po' sorpreso.
- No, lei è il tipico occidentale restio ad abbattere le sovrastrutture edificate dai condizionamenti culturali. Svelto, mi ricopra il culo!
- Io coltivo marijuana.
- Vada, Gerino, torni alle sue certezze.
- Ancora un cosa...
- Vuole chiedermi il permesso di sposare mia figlia di sette anni?
- Cazzo, no!
- Allora vada, la prego.
La donna pallino-munita mi accompagna alla porta e mi saluta con un cenno del capo. L'aria di Calcutta mi avvolge con puzze varie. Il vecchio ha ragione, i miei schemi mentali sono rigidi, magari diversi dalla maggioranza delle persone ma sempre schemi sono. Non lo so se sono pronto per la rivoluzione culturale. E poi in cosa consista questa rivoluzione culturale Alex non me l'ha mai detto. Cammino verso la macchina accompagnato da una sensazione di crescente malessere. In fondo ho appena attraversato una realtà disturbante, pacifisti violenti, spose bambine, culi di dubbio gusto. Ho bisogno di maturare e di aprirmi alla bellezza. Non conosco il nome della ragazza che mi aspetta a casa ma la prima cosa che farò, quando la vedrò, sarà cucinare qualcosa di buono per lei. Poi la slegherò dal letto.
lunedì 8 marzo 2010
La posta di Padre Perla
Pezzo apparso su ScaricaBile n. 28 - SCARICA QUI.
Caro Padre Perla,
sono un ragazzo di 15 anni e devo confessarle una cosa: fin da bambino ho sempre desiderato avere le stimmate come quel santo di Padre Pio e ho sempre pregato per ottenere questo regalo. Finalmente l'anno scorso il mio desiderio è stato esaudito e ora posso sfoggiare due belle fessure sulle mani. Ho avviato una profonda riflessione spirituale sul significato delle stimmate e ora ho capito ciò che la mia coscienza infantile non era ancora in grado di rivelarmi: del significato simbolico-religioso non me ne frega un cazzo, le stimmate mi servono per farmi delle gran pippe con le mani aperte. Ho anche appiccicato dei peli finti tutto intorno per migliorare l'effetto. Adesso sono felice e tra i miei amici sono diventato molto popolare. Però oggi mi è venuto un dubbio: non è che Gesù si incazza e me le toglie sul più bello? Questo pensiero mi ha rovinato le ultime tre seghe. (Martino M. - 14 anni - Rimini)
Caro Martino,
intanto Gesù non si incazza mai. Vabbè, si è incazzato quella volta nel tempio ma avevano davvero esagerato! Il tuo comportamento è sicuramente riprovevole (atti impuri, blasfemia ecc.) ma mi riservo di dare un giudizio definitivo solo dopo aver visto le stimmate. Mandami una foto delle stesse con tutti i peli ecc.
Caro Padre Perla,
vorrei parlarle della questione dell'immagine di Dio: il mio percorso spirituale mi ha portato, col tempo, ad abbandonare l'iconografia classica per approdare ad una visione personalizzata della figura del Padre Eterno. Mi spiego meglio: quando chiudo gli occhi e penso a Dio, egli mi appare con delle fattezze umane, precisamente con la faccia di Clint Eastwood in “Per un pugno di dollari”. Lei che ne pensa? (Gioele D. - 50 anni - Cuneo)
Caro lettore, ognuno ha la sua immagine di Dio. Il mio, per esempio, ha la faccia e la voce di Renzo Montagnani.
Caro Padre Perla,
come dobbiamo interpretare l'episodio biblico di Tessalonicesi, 8:21? (Pietro S. - 58 anni - Pistoia)
Come meglio crediamo.
Caro Padre Perla,
come rispondo agli amici che mi sfottono perché dicono che noi cattolici ci rubiamo i soldi dell'8x1000? Grazie. (Chantal E. - 19 anni - Castellammare di Stabia)
Giovane lettrice, lasciali sfottere! Sfotte bene chi sfotte ultimo, disse Gesù al ricco Epulone. Intanto puntualizziamo alcune cose: è vero, ci fottiamo i soldi. Ma chi è in prima linea per accogliere i negri? Chi si occupa di assistere quelli senza casa e senza cibo? Chi riporta sulla retta via tutte quelle povere mentecatte che non vedono l'ora di abortire? Vedi Chantal, ogni volta che qualcuno ti mette in difficoltà ricordati che hai a disposizione una frase che nessuno ti può contestare: noi aiutiamo i poveri. Usala quando non sai cosa rispondere. Ciao.
Gentile Padre Perla,
appartengo da sempre alla Chiesa anglicana. Pocanzi, rileggendo alcuni atti del Concilio di Trento, mi è sorto un interrogativo che tosto le sottopongo: lei ritiene ancora valida la posizione della sua Chiesa sulla transustanziazione pur in assenza di un formale riconoscimento dogmatico delle implicazioni filosofiche che essa comporta? (Egidio D. M. - 69 anni - Torino)
Noi aiutiamo i poveri.
Caro Padre Perla,
mi chiamo Matteo e ho 15 anni. Sto vivendo un periodo davvero drammatico e confido in una sua risposta per avere un po' di conforto. Da qualche mese sono preda di impulsi incontrollabili che mi spingono a frequentare i bagni pubblici della Stazione Tiburtina alla ricerca di avventure sessuali con uomini maturi. Se cerco di resistere a questa compulsione l'ansia mi divora, allora preferisco cedere, anche se dopo mi sento sporco e puzzolente. Spero che una sua tempestiva risposta mi dia la forza di resistere alle prossime tentazioni del demonio. (Matteo G. - 15 anni - Roma)
No, no, no, no, Caro Matteo, non è questo il momento di opporre resistenza. Perché parli del demonio? Questa è la tua anima che ti sta parlando e finché non sarai sicuro di aver decifrato il suo messaggio ti consiglio di assecondarla. Stringi i denti e continua ancora per un po'. Con le stesse modalità. E mi raccomando: al solito posto.
Caro Padre Perla,
mi chiamo Vanessa e sono immobilizzata da 28 anni all'interno di un polmone d'acciaio. Vorrei iniziare un percorso spirituale ma lo trovo estremamente faticoso. Il punto è che nutro ancora dei dubbi sull'esistenza di Dio. Quante possibilità ci sono che esista veramente? Dove sono le prove? (Vanessa P. - 43 anni - Milano)
Cara Vanessa,
in molti mi scrivono per avere le prove dell'esistenza del Creatore e ogni volta mi sorprendo per la mancanza di fede dell'umanità. Anche a te do lo stesso semplice consiglio: esci, corri nei prati, respira l'aria della campagna, fermati a guardare i tramonti, ad accarezzare gli animali, ad ascoltare il rumore del vento e a parlare con le persone...ti renderai conto che non hai bisogno di altre prove. Ok? Fammi sapere.
Padre Perla,
il piano che ho concepito molti anni fa e che ho perseguito con tenacia sta per approdare finalmente a compimento: domenica mi affaccerò a Piazza S. Pietro e bestemmierò Iddio in mondovisione. Ci siamo quasi. (Joseph R. - 82 anni - Città del Vaticano)
È uno scherzo?
Caro Padre Perla,
per chi mi consiglia di votare alle prossime elezioni come Presidente della Regione Lazio? (Giovanna S. – 76 anni – Roma)
Gentile lettrice, non posso darle nessun consiglio perché il voto è espressione dei propri valori e delle proprie convinzioni personali. Noi uomini di chiesa possiamo limitarci a fare una corretta informazione per orientare la libera scelta dei cittadini. Per esempio: lo sa che Emma Bonino rapisce le ragazzine dalle scuole, le fa violentare da Pannella e poi le costringe ad abortire? Voti secondo coscienza.
Caro Padre Perla,
sono un esponente di spicco della Sacra Corona Unita. Crede ci sia posto anche per me nel Regno dei Cieli? (Anonimo – Lecce)
Sì. Grazie della burrata.
Caro Padre Perla,
sono un ragazzo di 15 anni e devo confessarle una cosa: fin da bambino ho sempre desiderato avere le stimmate come quel santo di Padre Pio e ho sempre pregato per ottenere questo regalo. Finalmente l'anno scorso il mio desiderio è stato esaudito e ora posso sfoggiare due belle fessure sulle mani. Ho avviato una profonda riflessione spirituale sul significato delle stimmate e ora ho capito ciò che la mia coscienza infantile non era ancora in grado di rivelarmi: del significato simbolico-religioso non me ne frega un cazzo, le stimmate mi servono per farmi delle gran pippe con le mani aperte. Ho anche appiccicato dei peli finti tutto intorno per migliorare l'effetto. Adesso sono felice e tra i miei amici sono diventato molto popolare. Però oggi mi è venuto un dubbio: non è che Gesù si incazza e me le toglie sul più bello? Questo pensiero mi ha rovinato le ultime tre seghe. (Martino M. - 14 anni - Rimini)
Caro Martino,
intanto Gesù non si incazza mai. Vabbè, si è incazzato quella volta nel tempio ma avevano davvero esagerato! Il tuo comportamento è sicuramente riprovevole (atti impuri, blasfemia ecc.) ma mi riservo di dare un giudizio definitivo solo dopo aver visto le stimmate. Mandami una foto delle stesse con tutti i peli ecc.
Caro Padre Perla,
vorrei parlarle della questione dell'immagine di Dio: il mio percorso spirituale mi ha portato, col tempo, ad abbandonare l'iconografia classica per approdare ad una visione personalizzata della figura del Padre Eterno. Mi spiego meglio: quando chiudo gli occhi e penso a Dio, egli mi appare con delle fattezze umane, precisamente con la faccia di Clint Eastwood in “Per un pugno di dollari”. Lei che ne pensa? (Gioele D. - 50 anni - Cuneo)
Caro lettore, ognuno ha la sua immagine di Dio. Il mio, per esempio, ha la faccia e la voce di Renzo Montagnani.
Caro Padre Perla,
come dobbiamo interpretare l'episodio biblico di Tessalonicesi, 8:21? (Pietro S. - 58 anni - Pistoia)
Come meglio crediamo.
Caro Padre Perla,
come rispondo agli amici che mi sfottono perché dicono che noi cattolici ci rubiamo i soldi dell'8x1000? Grazie. (Chantal E. - 19 anni - Castellammare di Stabia)
Giovane lettrice, lasciali sfottere! Sfotte bene chi sfotte ultimo, disse Gesù al ricco Epulone. Intanto puntualizziamo alcune cose: è vero, ci fottiamo i soldi. Ma chi è in prima linea per accogliere i negri? Chi si occupa di assistere quelli senza casa e senza cibo? Chi riporta sulla retta via tutte quelle povere mentecatte che non vedono l'ora di abortire? Vedi Chantal, ogni volta che qualcuno ti mette in difficoltà ricordati che hai a disposizione una frase che nessuno ti può contestare: noi aiutiamo i poveri. Usala quando non sai cosa rispondere. Ciao.
Gentile Padre Perla,
appartengo da sempre alla Chiesa anglicana. Pocanzi, rileggendo alcuni atti del Concilio di Trento, mi è sorto un interrogativo che tosto le sottopongo: lei ritiene ancora valida la posizione della sua Chiesa sulla transustanziazione pur in assenza di un formale riconoscimento dogmatico delle implicazioni filosofiche che essa comporta? (Egidio D. M. - 69 anni - Torino)
Noi aiutiamo i poveri.
Caro Padre Perla,
mi chiamo Matteo e ho 15 anni. Sto vivendo un periodo davvero drammatico e confido in una sua risposta per avere un po' di conforto. Da qualche mese sono preda di impulsi incontrollabili che mi spingono a frequentare i bagni pubblici della Stazione Tiburtina alla ricerca di avventure sessuali con uomini maturi. Se cerco di resistere a questa compulsione l'ansia mi divora, allora preferisco cedere, anche se dopo mi sento sporco e puzzolente. Spero che una sua tempestiva risposta mi dia la forza di resistere alle prossime tentazioni del demonio. (Matteo G. - 15 anni - Roma)
No, no, no, no, Caro Matteo, non è questo il momento di opporre resistenza. Perché parli del demonio? Questa è la tua anima che ti sta parlando e finché non sarai sicuro di aver decifrato il suo messaggio ti consiglio di assecondarla. Stringi i denti e continua ancora per un po'. Con le stesse modalità. E mi raccomando: al solito posto.
Caro Padre Perla,
mi chiamo Vanessa e sono immobilizzata da 28 anni all'interno di un polmone d'acciaio. Vorrei iniziare un percorso spirituale ma lo trovo estremamente faticoso. Il punto è che nutro ancora dei dubbi sull'esistenza di Dio. Quante possibilità ci sono che esista veramente? Dove sono le prove? (Vanessa P. - 43 anni - Milano)
Cara Vanessa,
in molti mi scrivono per avere le prove dell'esistenza del Creatore e ogni volta mi sorprendo per la mancanza di fede dell'umanità. Anche a te do lo stesso semplice consiglio: esci, corri nei prati, respira l'aria della campagna, fermati a guardare i tramonti, ad accarezzare gli animali, ad ascoltare il rumore del vento e a parlare con le persone...ti renderai conto che non hai bisogno di altre prove. Ok? Fammi sapere.
Padre Perla,
il piano che ho concepito molti anni fa e che ho perseguito con tenacia sta per approdare finalmente a compimento: domenica mi affaccerò a Piazza S. Pietro e bestemmierò Iddio in mondovisione. Ci siamo quasi. (Joseph R. - 82 anni - Città del Vaticano)
È uno scherzo?
Caro Padre Perla,
per chi mi consiglia di votare alle prossime elezioni come Presidente della Regione Lazio? (Giovanna S. – 76 anni – Roma)
Gentile lettrice, non posso darle nessun consiglio perché il voto è espressione dei propri valori e delle proprie convinzioni personali. Noi uomini di chiesa possiamo limitarci a fare una corretta informazione per orientare la libera scelta dei cittadini. Per esempio: lo sa che Emma Bonino rapisce le ragazzine dalle scuole, le fa violentare da Pannella e poi le costringe ad abortire? Voti secondo coscienza.
Caro Padre Perla,
sono un esponente di spicco della Sacra Corona Unita. Crede ci sia posto anche per me nel Regno dei Cieli? (Anonimo – Lecce)
Sì. Grazie della burrata.
sabato 6 marzo 2010
Bluepedia #1
Apparse quotidianamente su Out of the Blue
Albert Einstein divorziò dalla prima moglie perché aveva bisogno dei suoi spazi-tempi.
Dopo aver atteso invano la fine del mondo nel 1975, alcuni Testimoni di Geova sono diventati suscettibili.
La dottrina di Scientology è ispirata ai manuali d'uso delle affettatrici Renhinghaus.
Dopo aver scoperto la penicillina, Fleming si bullò a lungo con gli amici del bar.
Abbassando un po' le pretese, si può acquistare un Santo Graal alla stazione di Napoli.
Albert Einstein divorziò dalla prima moglie perché aveva bisogno dei suoi spazi-tempi.
Dopo aver atteso invano la fine del mondo nel 1975, alcuni Testimoni di Geova sono diventati suscettibili.
La dottrina di Scientology è ispirata ai manuali d'uso delle affettatrici Renhinghaus.
Dopo aver scoperto la penicillina, Fleming si bullò a lungo con gli amici del bar.
Abbassando un po' le pretese, si può acquistare un Santo Graal alla stazione di Napoli.
martedì 2 marzo 2010
#56
In arrivo i primi televisori 3D. Potremo guardare il Tg1 con la sensazione di stare proprio dentro le cazzate.
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